Nell’occhio normale, chiamato anche occhio emmetrope si ha una visione distinta ed ottimale perché tutti i raggi luminosi vengono fatti convergere in un punto particolare della retina chiamato macula.
Ciò avviene grazie un sistema dinamico di strutture trasparenti (il film lacrimale, la cornea, l’umore acqueo, il cristallino e il corpo vitreo) modificano il percorso ottico dei raggi luminosi. Vediamo le principali strutture dell’occhio
Cornea
È la prima lente naturale che la luce incontra, è essenziale che sia trasparente e di forma sferica; dalla cornea non perfettamente sferica può dipendere l’astigmatismo. La cornea è una membrana trasparente priva di vasi ma ricchissima di fibre nervose, bagnata continuamente dalle lacrime che la umidificano e la nutrono.
La cornea ha uno spessore di circa 0,5 mm ed è la struttura che il laser ad eccimeri modifica per poter correggere i vari difetti di vista. La stabilità del film lacrimale e la trasparenza della cornea sono essenziali per la visione.
Dietro la cornea si trova la camera anteriore che è riempita di un liquido trasprente chiamato umor acqueo. Se la cornea perde la trasparenza (traumi o infezioni) si ha una riduzione della qualità della vista .
Iride
L’iride è la membrana che dà il colore ai nostri occhi con al centro un piccolo foro centrale di ampiezza variabile da 2 a 8 mm (forame pupillare). La pupilla si restringe o si dilata, questa caratteristica è legata alla quantità di luce presente nell’ambiente agendo come il diaframma della macchina fotografica. Anche questa struttura è importante per ottimizzare l’intervento laser e ridurre la presenza degli aloni notturni.
Cristallino
Il cristallino è una lente convergente di forma biconvessa che focalizza i raggi luminosi sulla retina. Mentre in un macchina fotografica il fotografo mette a fuoco l’immagine variando la distanza focale fra lente e pellicola, nell’occhio la distanza tra il cristallino e la retina rimane fissa. L’occhio mette a fuoco a distanze variabili con una strategia diversa: il cristallino ha la capacità di modificare continuamente la sua forma e di variare la sua curvatura in modo da aumentare o diminuire il suo potere di convergenza (accomodazione).
L’invecchiamento fa perdere al cristallino il potere di accomodazione cosicché si diventa presbiti e non si è capaci di leggere a 30 cm. In questo caso si ricorre alla correzione con lenti per vicino, bifocali o multifocali. Inoltre la comparsa di opacità del cristallino determinano una patologia chiamata cataratta che se sono centrali disturbano la visione. Per ragioni di trasparenza ottica la cataratta si può operare e sostituire con un cristallino artificiale.
Vitreo
Il vitreo è una sostanza limpida e di consistenza gelatinosa contenuta nella cavità vitreale che, riempiendo lo spazio compreso fra il cristallino e la retina, mantiene la forma sferica del bulbo oculare. La sua trasparenza è importante per una visione nitida. Una torbidità del vitreo come conseguenza di processi infiammatori o emorragici può compromettere seriamente la capacità visiva.
Retina
La retina è una membrana nervosa che riveste la superficie interna del globo oculare. Essa appare come una sottile membrana trasparente suddivisa in due aree: una centrale (macula) per la visione distinta e colorata di circa 1 mm2 ed una periferica che serve per la profondità di campo e la visione in bianco e nero.
Sulla macula si formano le immagini che vengono fatte convergere dalla cornea e dal cristallino attraverso la pupilla. all’interno della retina avvengono dei processi che trasformano gli impulsi luminosi in stimoli nervosi (sviluppo e stampa delle fotografie)
Nervo ottico
Il nervo ottico è costituito da oltre un milione di fibre nervose che originano dalle cellule gangliari della retina. La sua funzione è quella di collegare l’occhio al centro visivo del cervello chiamato corteccia visiva occipitale. Qui arrivano gli impulsi nervosi che vengono elaborati e trasformati nella percezione visiva di un’immagine.